Due giovani donne che sorridono all'aperto

Luce sbiancante per denti, come funziona, è sicuro

Lo sbiancamento dentale con fotoattivazione funziona veramente?

Innanzitutto, cerchiamo di capire come funziona. La luce deve essere usata in combinazione con una sostanza sbiancante, come ad esempio il perossido di idrogeno o altri agenti simili. Una volta applicata detta sostanza, è necessario attivarla, irradiando di luce gli elementi dentali.

Lo sbiancamento con fotoattivazione funziona davvero? Alcuni ricercatori hanno scoperto che l'attivazione con luce laser, alogena o LED consente non soltanto di ottenere denti di toni più chiari, ma anche di mantenere i risultati raggiunti per molto più tempo di quanto non accada con sbiancanti che non necessitano di fotoattivazione. Le luci che si sono dimostrate più efficaci sono, in particolare, quella laser e quella alogena.

Lo sbiancamento dentale con fotoattivazione è sicuro?

La risposta dipende dal dentista che, di fatto, deve sapere come usare le luci in maniera sicura.

La luce UV, ad esempio, se impiegata in modo scorretto può essere rischiosa. In particolare, può determinare ustioni ai tessuti molli, danni ai denti e una maggiore sensibilità dentale. Proprio per queste ragioni, durante un trattamento sbiancante, è necessario che il dentista adotti tutte le precauzioni necessarie per proteggere denti e gengive dai raggi UV.

Nel caso di interventi a domicilio, invece, occorre seguire con attenzione le indicazioni fornite dal produttore, inclusi i tempi di posa dell’agente sbiancante e di irradiazione con luci LED.

Eventuali dubbi in merito allo sbiancamento con fotoattivazione possono essere chiariti direttamente con il proprio dentista di fiducia, che saprà certamente illustrare i trattamenti disponibili. In particolare, potrà fornire consigli in merito sia agli agenti sbiancanti più adeguati, sia ai metodi di attivazione con luce UV, laser, alogena o LED.

Lo scopo di questo articolo è illustrare i diversi metodi di attivazione degli agenti sbiancanti, in modo che chiunque sia interessato possa rivolgersi al proprio dentista con cognizione di causa.

Si sta avvicinando un’occasione speciale? Oppure desiderate semplicemente sentirvi più giovani? Oppure ancora, avete deciso di dire addio a caffè, vino rosso e/o tabacco e volete cancellare dai denti le tracce delle vecchie abitudini?

Indipendentemente dalle ragioni, avere un sorriso smagliante e denti più bianchi non è mai stato così facile. Le soluzioni disponibili sono numerose e in alcuni casi, il ricorso a luci UV, alogene e LED consente di facilitare la procedura di sbiancamento. Ma è davvero il caso di sostenere costi aggiuntivi per acquistare una lampada? E poi... questi luci sono veramente sicure?

Quali sono i possibili trattamenti di sbiancamento con fotoattivazione?

In molti casi, è sufficiente applicare a casa a uno dei numerosi prodotti sbiancanti da banco oggi disponibili. In altri, il dentista può procedere a un trattamento cosmetico alla poltrona, da completare eventualmente a domicilio. Tutto dipende dal budget e dal tempo a disposizione.

Per quanto riguarda i trattamenti, invece, è possibile spaziare dai dentifrici sbiancanti ai prodotti che necessitano di fotoattivazione. Le luci usate ai fini dello sbiancamento dentale sono le seguenti:

  • Luce UV (ultravioletta) - Si tratta di una forma di radiazione magnetica che produce calore all'interno del dente durante il processo di sbiancamento. Un tipo di luce UV particolarmente usata nei trattamenti sbiancanti è il laser. Le procedure con luce UV vengono di solito eseguite presso gli studi dentistici, a causa del rischio di ustioni in cui si può incorrere impiegando tali luci a casa propria.
  • Luce alogena - Anche in questo caso, si tratta di una fonte di calore attivata dal filo di tungsteno al centro della lampada. Le luci alogene, come le luci UV, devono essere preferibilmente usate presso gli studi dentistici.
  • Luce LED (diodi a emissione di luce) - Si tratta di una luce blu, irradiata per favorire il processo di sbiancamento senza produzione di calore all'interno del dente. La maggior parte dei kit sbiancanti con fotoattivazione da banco prevede l’uso di luci LED, spesso impiegate anche per trattamenti alla poltrona.