Una donna con un sorriso raggiante sotto il sole

Gestione dei denti sensibili dopo lo sbiancamento

Chiunque intenda sottoporsi a uno sbiancamento dentale o lamenti effetti collaterali in seguito al trattamento, deve valutare attentamente ogni possibile implicazione e soluzione. La sensibilità dentale, ad esempio, può talvolta essere direttamente collegata al trattamento sbiancante. Ma perché insorge e soprattutto, può interessare chiunque? I contenuti che seguono intendono chiarire le ragioni all’origine di tale condizione e offrire consigli sui possibili rimedi.

I trattamenti sbiancanti

Le soluzioni a disposizione per ridare luminosità al sorriso sono differenti:

  • Dentifrici sbiancanti, utili per rimuovere le macchie e formulati con agenti dalla leggera azione abrasiva, perossido di idrogeno o perossido di carbamide. In genere, il numero di ingredienti attivi è decisamente inferiore rispetto ad altri prodotti sbiancanti.
  • Kit per lo sbiancamento domiciliare, disponibili nelle farmacie, nei negozi per l’igiene della persona e presso gli studi dentistici. Tra i principali ingredienti figurano solitamente i perossidi, attivi anche sotto la superficie dentale per un migliore effetto schiarente. Questi prodotti comprendono solitamente mascherine, strisce, collutori o spazzolini.
  • Trattamenti alla poltrona, eseguiti direttamente in studio dal dentista. I prodotti sbiancanti impiegati contengono concentrazioni di perossidi maggiori rispetto ai gel o ai dentifrici usati a casa e tendono ad agire molto più rapidamente delle altre soluzioni.

Questione di sensibilità

La sensibilità dentale può insorgere per ragioni diverse e manifestarsi in modi differenti. A volte è la conseguenza di un trattamento sbiancante, mentre in altri casi può essere determinata da interventi dentali recenti, dall’assottigliamento dello smalto o da disturbi dentali di altra natura.

La sensibilità dentale derivante da procedure di sbiancamento può interessare solamente alcuni pazienti e manifestarsi durante e dopo trattamenti con formule contenenti perossidi. Gli effetti, chiaramente, possono variare in base al prodotto impiegato, alla sua formulazione, al dosaggio, alla concentrazione e alla storia clinica del soggetto. In caso di perplessità in tal senso, è bene consultare il proprio dentista di fiducia o scegliere prodotti sbiancanti che limitano la sensibilità dentale post-trattamento.

Come capire se si hanno problemi di sensibilità dentale? Di solito è facile provare un lieve dolore nelle seguenti situazioni:

  • Esposizione all’aria
  • Consumo di bevande o cibi freddi
  • Consumo di alimenti dolci, aspri o acidi
  • Spazzolamento dei denti

La sensibilità dentale, in questi casi, è da attribuire alla rimozione dallo smalto di microscopiche quantità di minerale e alla conseguente esposizione dei tubuli dentinali presenti nella dentina, il secondo strato dei denti. L’ipersensibilità dentinale temporanea che ne deriva si risolve non appena vengono ripristinati i minerali dello smalto.

Variazioni della sensibilità

La sensibilità dei denti dipende dalla quantità di agente sbiancante (perossido) impiegata, dai tempi di utilizzo e dalla storia clinica del paziente. Seguono altri importanti fattori da considerare:

  • I prodotti a uso professionale hanno una concentrazione di agenti sbiancanti molto più elevata rispetto a quelli acquistabili, ad esempio, in farmacia.
  • Il trattamento sbiancante può causare irritazioni gengivali, spesso dovute all’uso di mascherine che non sono consone alla conformazione della bocca.
  • Altri possibili effetti collaterali includono eventuali danni ai restauri dentali o allo smalto.

Come trovare sollievo

In presenza di denti e gengive resi sensibili dallo sbiancamento dentale, è importante ricordare che la condizione è temporanea e che si risolve non appena terminata la procedura. Se il trattamento dovesse perdurare oltremodo, tuttavia, potrebbe persistere anche la sensibilità dentale e in tal caso, sarebbe bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia.

Al fine di alleviare i sintomi, nel frattempo, è possibile adottare una delle seguenti soluzioni:

  • Usare una concentrazione inferiore di prodotto sbiancante
  • Ridurre la quantità di prodotto sulla mascherina
  • Dilatare i tempi tra un’applicazione e l’altra
  • Interrompere il trattamento sbiancante finché la sensibilità non si sia ridotta
  • Ricorrere a trattamenti o vernici desensibilizzanti da applicare alla poltrona
  • Usare gel o dentifrici in grado di limitare la sensibilità dentale

Visita odontoiatrica

Una volta pronti per lo sbiancamento dentale, è necessario sottoporsi a una visita di controllo affinché il dentista possa valutare la sensibilità dei denti al tatto e all’aria. In questo modo, avrà anche la possibilità di adattare il trattamento alle caratteristiche e alle necessità del paziente.

In presenza di sensibilità dentale, inoltre, potrà consigliare prodotti desensibilizzanti specifici. Altre soluzioni per limitare la sensibilità dentale causata dallo sbiancamento includono farmaci o trattamenti topici da banco, da assumere o applicare sempre in base alle indicazioni fornite dal dentista.

Lo sbiancamento dentale è la soluzione ideale per migliorare il proprio aspetto e aumentare la fiducia in se stessi. Il rischio, in alcuni casi e con alcuni prodotti, è dover affrontare fastidiosi problemi di sensibilità dentale. L’importante è coinvolgere il proprio dentista di fiducia in tutto il processo e trovare i rimedi più adeguati per alleviare il dolore. Informarsi sui prodotti sbiancanti disponibili, su eventuali effetti in termini di sensibilizzazione e sui possibili rimedi è sicuramente un primo passo fondamentale.