Capita spesso che, spazzolandosi i denti davanti allo specchio, si notino dettagli che fino ad allora sono passati inosservati. Ad esempio, perché la gengiva intorno a un dente si è gonfiata? Cosa si può fare? All'origine del gonfiore possono esserci ragioni diverse, tra le quali un ascesso dentale, una malattia parodontale e l'uso scorretto dello spazzolino o del filo interdentale. Seguono le principali cause di questo problema comune e alcuni consigli in merito.
1. Una questione di igiene
Se il gonfiore interessa la zona intorno a un solo dente, la causa è probabilmente da ricercare nell'uso scorretto dello spazzolino o del filo interdentale e nel conseguente accumulo di residui di cibo all'origine di carie e stati infiammatori nell'area trascurata. Con il passare del tempo, queste inadeguate abitudini di igiene orale possono anche essere causa di malattie parodontali. In particolare, occorre prestare attenzione alla presenza di gengive gonfie, arrossate o eccessivamente pallide, sanguinamenti durante lo spazzolamento, fuoriuscita di pus da un dente, denti che dondolano, sapore cattivo in bocca e alitosi persistenti.
2. I disturbi gengivali
Considerata una delle cause principali del gonfiore gengivale intorno ai denti, la parodontite è una condizione che merita attenzione ogni volta che si spazzolano i denti. In effetti, come ricorda il Ministero della Salute, la malattia parodontale rappresenta un problema di salute globale che colpisce la maggior parte della popolazione adulta dopo i 35-40 anni di età. Allo stadio iniziale, le gengive sono arrossate e gonfie e nonostante l'assenza di dolore, possono sanguinare. Il disturbo, con il suo evolvere, può portare fino alla perdita dei denti a causa del ritiro delle gengive in determinati punti.
3. L'ascesso dentale
L'ascesso dentale è tra le cause più comuni del gonfiore localizzato delle gengive ed è il segnale di una probabile infezione all'interno o intorno al dente. All'origine vi è spesso una carie trascurata che, a sua volta, è responsabile della proliferazione batterica e dell'infezione del dente. Occorre ricordare che questa condizione, se non trattata, rischia di provocare la perdita del dente, oltre a un marcato stato di irritazione. I sintomi più rilevanti sono il dolore pulsante, le gengive arrossate o gonfie, la guancia o il volto gonfio, il dente dolorante o ipersensibile, la febbre e persino un sapore salato in bocca. In caso di ascesso dentale, il dentista può prescrivere una cura antibiotica per contrastare l'infezione, la devitalizzazione per rimuovere la polpa dentale infetta o nei casi più gravi, l'estrazione del dente.
Come prevenire il gonfiore delle gengive?
Spazzolare i denti due volte al giorno non è sufficiente: occorre usare regolarmente anche il filo interdentale e un collutorio efficace, possibilmente approvato dalle principali associazioni dentistiche. Spazzolino da denti, filo interdentale e collutorio, inoltre, devono essere usati correttamente ed essere scelti in maniera appropriata: se la distanza tra due denti è molto marcata, ad esempio, potrebbe essere utile ricorrere a uno spazzolino interdentale al fine di pulire anche questo spazio. Recarsi ogni sei mesi dal dentista o dall'igienista dentale per l'abituale visita di controllo, infine, permette non soltanto di verificare lo stato di salute generale dei denti, ma anche di capire se le gengive si sono ritirate o hanno iniziato a gonfiarsi.
Una bocca sana e un sorriso smagliante dipendono, innanzitutto, dall'attenzione che ciascuno rivolge ai propri denti e alle proprie gengive. A tal proposito, una corretta igiene orale quotidiana e visite di controllo semestrali dal dentista di fiducia sono fondamentali per una bocca sempre in perfetta salute.