bollicine sulla lingua

Bolle alla base della lingua: normalità o anomalia?

Abbiamo tutti la tendenza a non prestare molta attenzione alla lingua, dimenticando che, in realtà, è un indicatore importante delle nostre condizioni di salute generali. L’aspetto della lingua può variare per ragioni diverse e nella maggior parte dei casi, non sono particolarmente gravi. Vi è mai capitato di notare delle bolle alla base della lingua? Ebbene, queste tumefazioni sono spesso determinate da precise infezioni orali. Scopriamo insieme quali sono le cause e perché possono destare preoccupazione.

Che cosa sono quelle bolle sulla lingua?

La lingua è un complesso di muscoli e la sua superficie è rivestita di mucosa. Nella parte posteriore, è tipicamente ricoperta di bollicine, chiamate papille gustative, alternate ai calici gustativi che consentono di percepire il sapore degli alimenti consumati. Le papille gustative non sono solitamente percepibili, ma in alcuni casi, possono ingrossarsi e causare dolore. Le ragioni possono essere differenti.

Quali sono le cause principali delle bolle alla base della lingua e come possono essere curate?

Seguono alcune delle ragioni più comuni delle grandi bolle che talvolta compaiono sulla parte posteriore della lingua.

Candidosi orale. La presenza di arrossamenti in bocca e di placche bianche sulla lingua e all’interno delle guance, con molta probabilità, è sintomo di una candidosi orale o mughetto. La rimozione di tali placche può lasciare delle macchie rosse, spesso soggette a sanguinamenti. Nella maggior parte dei casi, la candidosi orale è innocua e può essere trattata con farmaci antimicotici. Se la persona interessata, invece, è immunodepressa perché sottoposta a terapia oncologica o affetta da HIV/AIDS, la candidosi potrebbe avere implicazioni più serie.

Leucoplachia. I sintomi principali di questo disturbo sono la comparsa di placche biancastre e in rilievo sulla lingua, sulle gengive, sul pavimento della bocca e all’interno delle guance, che, in genere, possono essere rimosse. Tra le cause principali vi sono il tabacco e le irritazioni croniche che ne derivano. Nonostante le lesioni non siano solitamente considerate cancerose, alcune potrebbero evolvere in neoformazioni. In presenza di tali placche, quindi, è bene rivolgersi quanto prima al proprio dentista di fiducia o al medico curante.

Herpes labiale. Chiamato comunemente febbre delle labbra, l’herpes labiale è causato dal virus herpes simplex (HSV) e può interessare le labbra, la superficie interna delle guance o la lingua. Il disturbo si manifesta con la comparsa di vescicole ripiene di liquido, destinate a scoppiare dopo uno o due giorni prima di incominciare a guarire. Le lesioni possono permanere per 8-10 giorni e sono molto contagiose. Durante questo periodo, occorre evitare qualsiasi contatto orale (come i baci) e la condivisione di utensili, balsami per labbra o altri oggetti che potrebbero venire a contatto con la bocca. L’herpes labiale va solitamente incontro a una guarigione spontanea e sebbene il processo possa essere velocizzato grazie a farmaci o creme antivirali, non c’è modo di liberarsi del virus per sempre.

Scarlattina. Uno dei sintomi della scarlattina è la presenza sulla lingua di papille rosse particolarmente evidenti, condizione che prende il nome di lingua a fragola o a lampone. Il disturbo è di solito accompagnato da mal di gola, febbre alta, esantema e chiazze rosso acceso in corrispondenza della zona ascellare, del gomito e dell’inguine. La scarlattina tende a manifestarsi soprattutto nei bambini e negli adulti che sono spesso a contatto con i bambini. Il batterio responsabile della malattia è uno streptococco del gruppo A e nella maggior parte dei casi, il medico curante prescrive una terapia antibiotica.

Papilloma squamoso del cavo orale. Il papilloma squamoso è una massa benigna che interessa il margine linguale e che spesso è collegata a infezioni da papilloma virus umano (HPV). La lesione, come riporta Il Dentista Moderno, viene solitamente trattata tramite escissione chirurgica. I casi di recidiva sono rari, tranne nei pazienti immunodepressi.

Tumore della lingua. In alcuni rari casi, la presenza di tumefazioni sulla lingua può essere il sintomo di un tumore del cavo orale. In particolare, come sottolinea l’oncologa Laura Locati, occorre prestare attenzione alle lesioni persistenti e/o vegetanti lungo i margini linguali, che non passano e talvolta arrecano anche molto dolore. Purtroppo, le tumefazioni possono manifestarsi in qualsiasi porzione della lingua e quelle alla base della stessa sono spesso diagnosticabili soltanto quando hanno ormai raggiunto dimensioni importanti. In queste situazioni, siccome la diagnosi precoce è fondamentale, occorre rivolgersi al proprio medico curante non appena si notano in bocca le prime lesioni. Le tumefazioni devono essere sottoposte a biopsia e con ogni probabilità, il medico consiglierà di rivolgersi a un oncologo.

In presenza di bollicine nella parte posteriore della bocca, preoccuparsi è del tutto normale. Tuttavia, occorre ricordare che nella maggior parte dei casi queste lesioni non hanno nulla di allarmante. Chiaramente, se le bolle hanno dimensioni importanti, perdurano per settimane o sono particolarmente dolorose, è bene farle controllare. Il medico curante o il dentista di fiducia sapranno rassicurarvi in pochissimo tempo!