Quanto tempo occorre per guarire dopo l'estrazione di un dente?

Con estrazione di un dente ci si riferisce alla rimozione di questo dente dalla bocca del paziente; la procedura può essere eseguita per diversi motivi, come ad esempio:

• Denti danneggiati
  se si ha un dente danneggiato o rotto e il dentista ritiene che sia irreparabile, probabilmente ne raccomanderà la rimozione.
• Carie dentale
  allo stesso modo, se un dente è cariato al punto che non può più essere trattato con un'otturazione, una terapia canalare o l'applicazione di una corona dentale, estrarlo può essere meglio per la salute orale del paziente.
• Malattia parodontale
  quando i batteri si accumulano e formano la placca sotto le gengive possono causare la gengivite. La sua forma grave, chiamata malattia parodontale, può ledere il tessuto gengivale e ridurre lo spessore dell'osso. Ciò può causare l'allentamento dei denti e potenzialmente rendere necessaria l'estrazione.
• Affollamento dentale
  se si ha una mascella più piccola che non riesce a ospitare tutti i denti, se si hanno denti in più, o se si ha un dente che cresce dentro o sopra il dente vicino, il dentista potrà estrarre un dente per eliminare il sovraffollamento.

Ci si può aspettare qualche perdita di sangue fino a 24 ore dopo l'estrazione, e non si deve fare nulla per impedire la formazione di un coagulo di sangue nella cavità dove si trovava il dente.

Per la maggior parte delle persone, il dolore tende a diminuire dopo il terzo giorno. Dopo circa una settimana o dieci giorni si forma il tessuto di granulazione, che protegge il sito di estrazione fino alla formazione del tessuto cicatriziale. Probabilmente il dentista programmerà una visita di controllo dopo due settimane, per valutare la guarigione e assicurarsi che il paziente sia sulla buona strada per il recupero completo. Se si estrae un dente del giudizio, il tempo per la guarigione potrebbe essere più lungo. La fase più delicata del decorso postoperatorio, nonché la più dolorosa per il paziente, è quella compresa tra 4 e 7 giorni successivi alla chirurgia, come riporta Il Dentista Moderno. Nel complesso per la completa guarigione potrebbe occorrere qualche settimana.

I primi due giorni dopo l'estrazione di un dente sono quelli in cui sono necessarie più cure e attenzioni. Ecco alcuni consigli per gestire al meglio questo periodo:

• Lasciare in posizione per qualche ora la garza fornita dal dentista, per permettere la formazione del coagulo di sangue. In seguito sarà possibile cambiarla quando necessario.
• Riposare per almeno 24 ore dopo l'estrazione.
• Quando ci si sdraia, sollevare leggermente la testa.
• Evitare di risciacquare subito la bocca, in quanto si potrebbe staccare il coagulo che si sta formando, influenzando negativamente il tempo di guarigione.
• Evitare di bere con la cannuccia e di sputare.Evitare di bere liquidi caldi e alcolici.
• Se possibile, evitare di soffiare il naso e starnutire.
• Non fumare e non usare prodotti a base di tabacco per almeno tre giorni dopo l'intervento.
• Assumere farmaci antidolorifici secondo quanto prescritto. Possono anche ridurre l'infiammazione. 
• Ridurre il gonfiore applicando una borsa del ghiaccio per 10-20 minuti per volta.

Una volta che si sarà formato il coagulo di sangue, queste semplici precauzioni aiuteranno il paziente a prevenire altri problemi fino alla completa guarigione della gengiva:

• Sciacquare la bocca con una soluzione salina o con acqua salata calda per uccidere i batteri. 
• Continuare a lavare i denti regolarmente e usare filo interdentale o scovolino dentale, ma evitare di pulire i denti vicini al sito di estrazione.
• Mangiare alimenti morbidi e sani e fare spuntini che non richiedono molta masticazione, come zuppe, yogurt e cibi simili. Evitare alimenti come frutta a guscio, caramelle dure, bistecche e di masticare il ghiaccio.

Se si sta rilevando uno dei seguenti sintomi, si consiglia di contattare il dentista:

• se il dolore dopo l'estrazione del dente aumenta invece di diminuire, 
• se il gonfiore delle gengive dopo l'estrazione del dente peggiora con il tempo,
• se il sangue non coagula e l'emorragia non migliora (una condizione chiamata alveolite secca post-estrattiva),
• se si sperimentano febbre alta, nausea o vomito,
• se si ha un forte dolore che si estende all'orecchio, 
• se il liquido drenato dalla ferita ha un sapore o un odore sgradevole.

Secondo quanto riportato da Dental Tribune, tra le cause per un'estrazione dentale ci sono lesioni cariose importanti e grave malattia parodontale. Per fortuna queste condizioni sono prevenibili mantenendo una buona igiene orale. Si consiglia di lavare i denti almeno due volte al giorno, senza dimenticare di spazzolare la lingua. Si può valutare l'uso di altri prodotti utili, come un collutorio antimicrobico e pulisci lingua. Inoltre, è bene sottoporsi regolarmente a visite odontoiatriche. Frequenti controlli del proprio dentista/igienista permetteranno di individuare precocemente gli effetti negativi sui denti e prevenire estrazioni evitabili.

Il tempo per il recupero e la guarigione è diverso per tutti, ma con queste informazioni si dovrebbe essere più preparati a ciò che avverrà dopo la procedura. È bene porre eventuali domande al proprio dentista: sicuramente darà al paziente i consigli migliori per la fase post-operatoria in base alle sue specifiche necessità. Affidandosi a un professionista esperto e prendendosi cura di sé dopo l'intervento, la prossima volta che si sentirà qualcuno dire "Piacevole come estrarre un dente!" si potrà ripondere: "Perciò non è così male?" Anzi, la frase potrebbe proprio suscitare un sorriso.