L'ortodonzia e il trattamento ortodontico
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L'Ortodonzia: Cos'è?

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L’ortodonzia è un ramo dell’odontoiatria che si occupa di correggere il posizionamento errato di denti e mandibole. I denti sovrapposti o non ben allineati sono più difficili da pulire, e si corre un rischio maggiore di perderli anzitempo a causa della carie o della parodontite; inoltre sforzano eccessivamente i muscoli masticatori, con conseguenti cefalee, sindrome dell’articolazione temporo-mandibolare e dolori al collo, alle spalle e alla schiena. Infine, i denti sovrapposti o posizionati in modo errato non sono esteticamente piacevoli da vedere.

I vantaggi di un trattamento ortodontico comprendono una bocca più sana, un aspetto più gradevole e una dentatura probabilmente più duratura.

Uno specialista in questo campo prende il nome di ortodontista. Per diventare ortodontista, dopo i cinque anni di corso di laurea specialistica in Odontoiatria e protesi dentaria, occorre frequentare per tre anni la scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia, come indicato dall’Università degli Studi di Milano.

Come sapere se occorre un trattamento ortodontico?
Solo un dentista o un ortodontista può stabilire se il paziente possa beneficiare di un trattamento ortodontico. Sulla base di strumenti diagnostici che comprendono lo studio dell’anamnesi medica e dentale, un esame clinico, impronte in gesso dei denti e radiografie e fotografie speciali, un ortodontista o un dentista può decidere se sia il caso di procedere con l’ortodonzia e sviluppare un piano terapeutico idoneo.

Un paziente potrebbe essere idoneo al trattamento ortodontico nel caso in cui presenti una delle seguenti condizioni:

  • Overbite — quando i denti superiori anteriori sporgono troppo rispetto ai denti dell’arcata inferiore
  • Underbite — un aspetto da “bulldog”, in cui i denti inferiori sporgono troppo o i denti superiori sono troppo arretrati
  • Crossbite o morso inverso — quando, chiudendo la bocca, i denti superiori non scendono andando a coprire leggermente i denti inferiori
  • Open bite o morso aperto — presenza di spazio tra le superfici masticatorie dei denti anteriori e/o laterali quando si chiudono i denti posteriori
  • Linee di mezzo non centrate — quando la linea di mezzo dei denti superiori non è allineata alla linea di mezzo dei denti inferiori
  • Diastemi — spazi vuoti tra i denti, a causa di denti mancanti o troppo distanti tra loro
  • Affollamento — quando ci sono troppi denti rispetto allo spazio disponibile sulla cresta dentale

Come funziona un trattamento ortodontico?
Per spostare i denti, allenare i muscoli e influenzare la crescita delle mandibole sono disponibili diversi tipi di dispositivi, sia fissi che mobili. Questi dispositivi applicano una delicata pressione sui denti e sulle mandibole. In base alla gravità del problema sarà possibile scegliere l’approccio ortodontico probabilmente più efficace.

Tra i dispositivi fissi troviamo:

  • Apparecchi ortodontici — gli apparecchi ortodontici sono il dispositivo fisso più comune e sono composti da bande, fili metallici e/o bracket. Le bande si fissano attorno al dente (o ai denti) e fungono da attacchi per l’apparecchio ortodontico, mentre i bracket sono spesso fissati sulla superificie del dente. Il filo metallico viene fatto passare attraverso i bracket e fissato sulle bande. Tirando il filo si applica pressione sui denti, spostandoli gradualmente nella posizione corretta. Gli apparecchi ortodontici vengono generalmente regolati mensilmente per ottenere i risultati desiderati, per cui potrebbe occorrere da qualche mese a qualche anno. Oggigiorno gli apparecchi ortodontici sono più piccoli, più leggeri e con meno metallo a vista rispetto al passato. Sono disponibili in colori vivaci per i bambini, oltre che in discrete versioni trasparenti, preferite da molti adulti.
  • Dispositivi fissi speciali — usati per controllare la suzione del pollice o l’estrusione della lingua, questi dispositivi vengono applicati ai denti per mezzo di bande. Sono molto fastidiosi quando si mangia, perciò devono essere usati solo come ultima istanza.
  • Mantenitori di spazio fissi — se si perde prematuramente un dente da latte, si utilizza un mantenitore di spazio per mantenere lo spazio aperto fino all’eruzione del dente permanente. Si fissa una banda al dente adiacente allo spazio vuoto e si estende un filo metallico fino al dente sul lato opposto.

I dispositivi mobili comprendono:

  • Allineatori — un’alternativa agli apparecchi ortodontici tradizionali per gli adulti, gli aligner vengono usati da un numero crescente di ortodontisti per spostare i denti proprio come con gli apparecchi ortodontici fissi, ma senza utilizzare fili metallici e bracket. Gli allineatori sono potenzialmente invisibili e vanno rimossi per mangiare, lavare i denti e usare filo interdentale o scovolino dentale.
  • Mantenitori di spazio rimovibili — questi dispositivi hanno la stessa funzione dei mantenitori di spazio fissi. Presentano una base in acrilico che si fissa sulla mandibola e diramazioni in plastica o metallo che mantengono separati i denti adiacenti.
  • Dispositivi per il riposizionamento mandibolare — noti anche come splint, questi dispositivi si applicano sulla mandibola superiore o inferiore e allenano la mandibola a chiudersi in una posizione più adeguata. Potrebbero essere usati per trattare i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
  • Lip bumper — questi dispositivi sono progettati per tenere le labbra o le guance lontane dai denti. I muscoli di labbra e guance possono esercitare pressione sui denti, e questi dispositivi contribuiscono ad alleviare tale pressione.
  • Espansori palatali — dispositivi usati per ampliare l’arco della mandibola superiore. Presentano una piastra in plastica che viene fissata sul palato. La pressione verso l’esterno applicata dalla piastra per mezzo di viti forza l’apertura longitudinale delle articolazioni fra le ossa del palato, con conseguente aumento dell’area palatale.
  • Retainer rimovibili — indossati sul palato, questi dispositivi evitano che i denti si spostino fino ad assumere la loro precedente posizione. Possono essere inoltre modificati per prevenire la suzione del pollice.
  • Trazione extra-orale — questi dispositivi, anche noti come “baffo”, prevedono una cinghia che passa sul retro della testa e che sul davanti si fissa a un arco metallico. Questo sistema rallenta la crescita della mandibola superiore e mantiene i denti posteriori nella loro posizione attuale, spingendo al tempo stesso i denti anteriori all’indietro.
Underbite OpenBite Crowding
Underbite Open bite Affollamento
Crossbite Overbite
Crossbite Overbite

11/15/2010