Che cosa significa avere una carie?
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Che cosa significa avere una carie?

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La carie dentaria è una malattia piuttosto diffusa. Come riporta l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è una delle patologie più comuni (seconda solo al raffreddore). Se non ne avete mai sofferto, potreste chiedervi che cosa significhi averne una. La risposta dipende dallo stadio dell'infiammazione e dalla dieta seguita. All'origine della carie, infatti, vi è spesso il consumo di alcuni alimenti particolari, come i cibi zuccherati.

Come si forma la carie?

Nella bocca vivono naturalmente molti batteri: alcuni sono innocui, mentre altri possono essere dannosi. Quando si consumano cibi ricchi di zuccheri, come le caramelle o le patatine in busta, oppure le bevande dolci, i batteri si nutrono degli zuccheri in essi contenuti. Gli acidi prodotti, se non vengono rimossi al più presto, sono sufficientemente potenti da intaccare lo smalto dentale. È così che comincia a formarsi la carie.

Nella fase iniziale, come riporta la Fondazione Humanitas per la Ricerca, la lesione è ancora reversibile. Spazzolare i denti con un dentifricio al fluoro, ad esempio, può contribuire a ripristinare lo smalto e ad arrestarne la demineralizzazione.

I segni di una carie dentale

Che cosa comporta avere una carie ai denti? Nella fase iniziale, potrebbe non comportare nulla. Lo smalto non è innervato e quindi, se la carie è limitata a questo strato, probabilmente non ci si accorge di niente. Al contrario, se la carie progredisce fino a intaccare i tessuti molli all'interno del dente, raggiungendo così la dentina e i nervi, segni e sintomi diventano evidenti. La sensibilità dentale aumenta e si potrebbe provare dolore, soprattutto in seguito al consumo di dolci e cibi caldi o freddi. Il dolore può essere lieve o più marcato e intenso. Alcuni soggetti, affetti da carie ai denti, provano dolore anche a masticare.

In base all'estensione, la carie può essere più o meno visibile all'interno della bocca. Talvolta può determinare la formazione di fori nei denti oppure la comparsa di macchie superficiali di colore nero, marrone o bianco.

La carie e i cibi dolci

Perché il dolore causato dalla carie si intensifica con il consumo di cibi dolci? Alcuni alimenti, inclusi quelli zuccherati, hanno la tendenza ad acutizzare il dolore se lo smalto dei denti è stato eroso. Dolci e caramelle sono spesso appiccicosi e tendono ad aderire ai denti stessi. I batteri, che si nutrono di zuccheri, producono così una maggiore quantità di acidi, che penetrano nella carie e irritano i nervi. Anche in assenza di carie, se soggetti a sensibilità dentale, i denti risultano più sensibili quando si consumano cibi zuccherati.

La visita dentistica

Come comportarsi se si teme di avere una carie? La prima cosa da fare è prenotare una visita dal dentista. Una carie in fase iniziale può ancora regredire, ma in seguito alla comparsa dei primi segni di fastidio o di dolore, risulta efficace solo l'intervento del dentista. Una radiografia permette di determinare il grado di penetrazione dell'infezione all'interno del dente. In base alla gravità della lesione, può poi essere necessario eseguire un'otturazione. Se il grado di demineralizzazione dello smalto è particolarmente avanzato, il dentista può allora decidere di sostituire il dente con una corona o di procedere alla devitalizzazione dello stesso.

Sottoporsi regolarmente a pulizie dentali professionali e a visite dentistiche è molto importante, anche quando non si è certi di avere una carie. L'igienista dentale, infatti, può ricorrere a trattamenti al fluoro specifici per rinforzare i denti e favorire la regressione di eventuali carie in fase iniziale. Inoltre, può consigliarvi sul modo migliore di spazzolare i denti e sulla dieta da seguire, indicando gli alimenti da evitare o limitare per ridurre il rischio d'insorgenza della carie. Anche in questo caso, come per molte altre patologie, prevenire è meglio che curare.