Problemi con i calcoli tonsillari e l’alito cattivo
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Problemi con le pietre tonsillari e l’alito cattivo

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Che problemi comportano le pietre tonsillari? Tra i segni delle pietre tonsillari, anche note come tonsilloliti o calcoli tonsillari, troviamo alito cattivo, irritazione e materiale biancastro sulla parte posteriore della gola. Ma occorre preoccuparsi? Non tutti sviluppano le pietre tonsillari e molte persone che le manifestano non provano alcun disturbo. Se questi elementi bianchi che sembrano fissati alle tonsille destano preoccupazione, ecco qualche informazione utile sulle pietre tonsillari.

Che cosa provoca le pietre tonsillari

Aprendo la bocca e dicendo “Ahhh” è generalmente possibile individuare due ghiandole, note come tonsille, nella parte posteriore. Le tonsille aiutano il sistema immunitario, poiché filtrano virus o batteri che penetrano nel corpo attraverso la bocca o, come indicato sul magazine Starbene, svolgono una funzione di barriera all'ingresso delle vie aeree superiori.

Potrebbe non essere un’immagine molto piacevole, ma le tonsille sono rivestite di mucosa, la stessa che fodera l’interno della bocca. Questo tessuto non è uniforme, ma presenta fosse e cripte. Il numero di cripte tonsillari varia da persona a persona. In queste cripte o fosse possono accumularsi residui di cibo, batteri e altri detriti. Il materiale col tempo si indurisce o calcifica, tramutandosi in una pietra tonsillare. È più probabile sviluppare pietre tonsillari se si hanno spesso infiammazioni o irritazioni alle tonsille.

Le pietre tonsillari provocano l’alito cattivo?

Molte persone con pietre tonsillari non manifestano alcun sintomo. Esistono pietre tonsillari di diverse dimensioni, ma i tonsilloliti di piccole dimensioni sono molto più comuni rispetto a quelli di grandi dimensioni, come indicato su MyPersonalTrainer. Anche se a volte i sintomi non sono visibili e potrebbe persino non essere possibile individuare le pietre tonsillari, è possibile però che vi siano sintomi a esse collegati, come l’alito cattivo.

Come indicato sul portale Medicitalia.it, le pietre tonsillari possono essere tra i fattori responsabili dell’alitosi.

Altri problemi con le pietre tonsillari

Più grandi sono le pietre tonsillari e più è probabile che provochino sintomi, come riportato sul portale MyPersonalTrainer. Ad esempio, uno studio pubblicato sul Journal of Surgical Case Reports nel 2014 ha riferito la storia di una paziente di 17 anni che presentava disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire. I medici che l’hanno curata hanno scoperto una grossa pietra tonsillare sulla tonsilla sinistra. Hanno quindi provveduto a rimuovere sia il tonsillolito che la tonsilla della paziente.

Che cosa si può fare?

Alito cattivo, problemi di deglutizione e infiammazioni: i calcoli tonsillari non sono il massimo. La buona notizia è che solo raramente provocano problemi. E in più, è possibile prevenirle.

Spazzolare i denti con regolarità permette di liberare la bocca da residui di cibo, batteri e altri detriti, prima che abbiano la possibilità di attaccarsi alle tonsille. Se ci si preoccupa dell’alito cattivo, che dipenda dalle pietre tonsillari oppure no, sciacquare la bocca con un collutorio contribuirà a rinfrescare l’alito e a uccidere la maggior parte dei batteri presenti nel cavo orale.

Se le pietre tonsillari provocano molto fastidio o altri problemi, è bene discuterne col proprio dentista o medico. Anche se non viene più effettuata così di frequente, a volte una tonsillectomia, ovvero la rimozione chirurgica delle tonsille, è il modo migliore per prevenire le pietre tonsillari e altri problemi che potrebbero dipendere dalle tonsille.

Le tonsille sono un po’ come l’appendice della bocca. Aiutano il sistema immunitario, ma se provocano problemi è possibile vivere anche senza.