La presenza di vescicole in bocca non è un fatto insolito e può manifestarsi in soggetti di qualsiasi età e per ragioni diverse. Capire quali fattori possono contribuire alla loro formazione è comunque importante, al fine di definire meglio ogni singolo caso. In effetti, le lesioni possono talvolta essere contagiose o presentare un maggiore rischio di infezione.
Queste affezioni interessano di solito le labbra, la lingua, le gengive, l'interno delle guance, il palato o il pavimento orale e possono originare da traumi alla mucosa orale, malattie non trasmissibili o processi di natura infettiva.
1. Traumi tessutali
La presenza in bocca di otturazioni fratturate o denti dai margini taglienti può provocare traumi nell'area interessata, ferendo i tessuti circostanti. Questo tipo di lesione può verificarsi anche quando il soggetto si morde accidentalmente le labbra o l'interno delle guance oppure a causa di un tic nervoso o in seguito a un'anestesia dentale che abbia desensibilizzato guance, labbra o lingua.
2. Ustioni nel cavo orale
Molti pazienti sono vittime delle cosiddette ustioni termiche, lesioni provocate dal consumo di alimenti appena tolti dal forno o dal fornello, senza che abbiano avuto il tempo di raffreddarsi. Ne consegue la formazione in bocca di piccole vescicole. Durante il processo di guarigione, nei 7-10 giorni successivi, è bene adottare le dovute precauzioni per mantenere pulita l'area interessata. L'impiego di collutori antimicrobici, unitamente a una limitata esposizione al fumo di sigaretta e a un consumo contenuto di cibi o liquidi caldi, sono azioni altrettanto consigliate.
3. Irritazione delle mucose
Masticare tabacco, mangiarsi le unghie o masticare penne e matite sono abitudini che possono irritare i tessuti molli del cavo orale, determinando la formazione di vescicole o peggiorando lesioni preesistenti. Anche i portatori di apparecchi ortodontici sono spesso interessati da questo tipo di affezione, a causa del continuo sfregamento dei fili e delle piastrine di metallo o di ceramica contro la parete interna delle guance. In questi casi, occorre contattare l'ortodontista o il dentista di fiducia per sapere se è possibile accorciare le estremità di alcuni fili.
Lesioni contagiose o non contagiose?
Condizioni particolari, quali la malattia di Crohn, carenze di vitamina B-12, il lupus, l'anemia, la celiachia, il pemfigoide, la sindrome dell'intestino irritabile e la colite ulcerosa, possono manifestarsi con la comparsa di vescicole in bocca. Sebbene si tratti di affezioni tipicamente non contagiose, i dentisti tendono spesso a collaborare con i medici per definire piani terapeutici che favoriscano il processo di guarigione, il comfort del paziente e la gestione della patologia in corso.
Condizioni trasmissibili, quali la varicella, l'herpes simplex di tipo 2 (herpes labiale), il coxsackievirus (malattia mani-bocca-piedi), l'herpes simplex di tipo 1 (herpes genitale), l'HIV/AIDS, la mononucleosi infettiva e la sifilide, possono provocare la comparsa sui tessuti del cavo orale di vescicole molto simili tra loro, ma la cui contagiosità può variare notevolmente, soprattutto quando le vescicole scoppiano e il virus può così propagarsi. Ognuna di queste condizioni presenta sintomi specifici che accompagnano la comparsa delle vescicole e richiedono un consulto medico e dentistico, al fine di definire un piano terapeutico che ne consenta la corretta gestione.
Trattamento e prevenzione delle vescicole
Il trattamento e la gestione delle vescicole del cavo orale variano in base alle dimensioni delle lesioni e al potenziale di trasmissione delle patologie che ne sono all'origine. In caso di non contagiosità, i pazienti possono alleviare il dolore con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), quali ibuprofene o paracetamolo, come da indicazione del medico curante. Applicare del ghiaccio sulle parti interessate può rivelarsi altrettanto utile, così come effettuare degli sciacqui con collutori antibatterici per prevenire eventuali infezioni. Se questi rimedi non dovessero dare sollievo o se dovessero insorgere problemi nelle zone affette, è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia. In alcuni casi, infatti, potrebbe essere necessario ricorrere ad antibiotici sistemici e/o alla prescrizione di collutori specifici, al fine di evitare un ulteriore peggioramento delle lesioni.
Se le vescicole o le ulcerazioni non guariscono entro una decina di giorni, è sicuramente bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia per un ulteriore consulto. In fase iniziale, oltre alle vescicole, potrebbero manifestarsi anche condizioni più serie: in questi casi, una diagnosi e un trattamento precoci sono fondamentali e il dentista può certamente essere d'aiuto nella definizione del piano terapeutico più adeguato.